Comitato Regionale

Emilia-Romagna

DIRETTA dal lancio del progetto internazionale ABC in Italia

Presentazione in corso di svolgimento a Roma. Segui la successione degli interventi. Uisp in collaborazione con Ministero della Salute e ISS

 

Dalla Puglia è intervenuto Fabio Mariani: "Con questo progetto vogliamo realizzare due obiettivi, uno interno teso ad implementare la metodologia ABC nelle azioni che  svolgiamo; uno esterno per estendere la parte informativa e formativa della metodologia alle altre regioni del Sud, Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia, sardegna. Insieme pianificheremo interventi formativi per gli operatori sulla metodologia".

E' intervenuta la responsabile politiche della salute Uisp Puglia, Antonella Palmigiano, per evidenziare l'importanza della persona nella prospettiva dello sport sociale: "Noi guardiamo alla persona non all’utente, per capire con chi interagiamo e adattare le nostre conoscenze alle esigenze della singola persona. La nostra attività guarda l’essere umano in maniera olistica, supportando il lavoro fatto con i Dsm e le esigenze differenti delle diverse categorie di persone fragili. Lo facciamo riconoscendo cosa sia il benessere, accogliendole in uno spazio protetto per creare un clima e uno spazio di protezione, in cui si sentano coinvolte, e possano diventare persone attive che condividono esperienze e stati mentali".

Sono state presentate alcune testimonianze di buone pratiche Uisp. Dal Piemonte è intervenuta Stefania D’Agostino: "Vogliamo partire dall'aumento di consapevolezza: sappiamo che lo sport può far bene ma anche male. Nel corso del progetto ci chiederemo quali strumenti diamo alle persone per comprendere se le nostre attività li rendono più felici e consapevoli. Intendiamo misurare queste potenzialità insieme ai nostri partner e portatori d'interesse. Utilizzeremo la metodologia del follow up, misurando le competenze che una persona acquisisce durante il percorso. Nelle nostre azioni ci concentreremo su attività per anziani e nelle scuole e partiremo dalla formazione rivolta ai nostri operatori, istruttori, tecnici e dirigenti che condurranno le azioni nelle scuole, nei gruppi di cammino e Afa-Attività fisica adattata. Creeremo due percorsi: silver teso ad aumentare la consapevolezza nei giovani, lavorando nelle scuole su quello che manca, come l'educazione affettiva e il riconoscimento delle proprie fragilità; percorso gold dedicato agli anziani ricolto alle Asl e ai Comitati Uisp con attività di cammino e Afa. Tra gli obiettivi del percorso progettuale c'è la strutturazione di uno sportello di ascolto che vada incontro alle esigenze delle persone. Verranno somministrati questionari sui percorsi intrapresi e monitorate le risposte, nel frattempo sigleremo protocolli in Regione per formalizzare i risultati che otterremmo dalle attività sul territorio. Sarà importante la rete con il terzo settore, con cui andremo a generare nuove pratiche, nuova formazione con le persone che lavoreranno sul territorio e buone pratiche".

La prima è quella di Uisp Emilia Romagna con la relazione di Paolo Belluzzi: “Abbiamo rapporti continuativi con il Dipartimento di salute mentale e in alcuni territori sono state firmate convenzioni ufficiali. La nostra partecipazione al progetto ABC ci ha fatto toccare con mano che ci può essere un paradigma diverso anche nelle nostre attività. È importante, infatti, ripensare l'accoglienza, la condivisione e la programmazione delle nostre iniziative. Ad esempio, Uisp Rimini grazie alla coprogettazione ha raccolto quasi 400 ragazzi e ragazze per una settimana di gioco insieme con l’iniziativa Esportiamoci. La contaminazione è uno degli elementi su cui si basa il nostro percorso perché ci dà la possibilità di creare una rete che si allarga e ci consente di mettere intorno a un tavolo anche soggetti diversi tra loro. L’approccio è nato da un laboratorio fatto con il personale del DSM: il Gioco delle emozioni, un circuito aperto a tutti in cui ognuno può parlare con sé stesso e spiegare come si sta, rispondendo alla domanda ‘come stai?’. Come risultato di un confronto tra i vari soggetti che si occupano della salute mentale, stiamo lavorando a un manuale e alla formazione, perché la proposta sportiva può essere connotata con alcune parole chiave che possono diventare strategiche. La capacità di accogliere è fondamentale per migliorare la qualità delle relazioni tra le persone, al fine di rafforzare la possibilità di investire sul proprio benessere mentale. Inoltre, ascolto e partecipazione attiva sono fattori da introdurre nelle attività, insieme alla forma ludica di coinvolgimento. Per raggiungere i nostri obiettivi sarà importante partire dalla formazione per cambiare il modo di affrontare le attività". 

Irma Preka, coordinatrice del progetto, è intervenuta presentando le caratteristiche del progetto: “ABC rappresenta un’iniziativa europea innovativa pensata per promuovere il benessere psicologico delle persone, in particolare dei gruppi svantaggiati. Avviato a settembre 2024, dura 36 mesi e coinvolge 5 paesi pilota: Danimarca, Svezia, Ucraina, Polonia, Italia in cui verrà implementato il progetto del quale Isca è capofila. Il progetto nasce in Australia nel 2002 per capire come la popolazione percepisse la salute mentale e quali comportamenti fossero utili per proteggerla e migliorarla. Da lì è stata concepita una strategia di azione fondata su questi tre principi: ‘ActBelongCommit’, cioè ‘Agisci e renditi attivo’. Il cuore del progetto è racchiuso quindi nelle tre semplici azioni: Agiscimantieniti attivo fisicamente, mentalmente e socialmenteBelong appartieni, costruisci e coltiva relazioni nella comunità, condividi esperienzeCommit - impegnati, dedica tempo ed energie a cause che abbiano un significato. Sono un invito a prendersi cura della propria salute mentale rafforzando ciò che genera benessere. Cinque principi guida accompagnano la strategia: pensare in modo universale, la salute mentale riguarda tutti senza distinzioni; comunicare questi tre messaggi, diffondere con chiarezza e coerenza i tre messaggi; adottare un approccio salutogenico, concentrarsi sui fattori che favoriscono la salute e la resilienza più che su rischi e problemi; lavorare in modo intersettoriale e interdisciplinareadattare le iniziative a livello locale, ogni contesto ha caratteristiche e bisogni specifici. Il progetto non è un programma rigido o standardizzato ma flessibile, fornisce strumenti, strategie, materiali per sviluppare campagne e iniziative territoriali. I partner possono cambiare i ‘mattoncini’ di ABC per costruire modelli adatti alla propria realtà. La forza del messaggio sta nella rete, i molti attori che devono condividere un linguaggio e un obiettivo comune. Si parte dalla consapevolezza dei tre messaggi, che porta alla partecipazione ad attività concrete e infine al cambiamento degli stili di vita. Si tratta di un movimento culturale che mira a cambiare il mondo in cui parliamo del benessere psicologico, per costruire comunità più sane inclusive e resilienti”.

Ha preso poi la parola Massimo Gasparetto, responsabile Politiche per Promozione Salute e Welfare Uisp: “Il progetto ABC ha un grande potenziale come bene comune per la promozione della salute; la Uisp si occupa di promozione della salute da sempre e ha aderito al programma ‘Guadagnare salute’ da subito, ci siamo accorti nel tempo che si occupava delle disuguaglianze in salute automaticamente con la sua attività quotidiana e siamo diventati partner del piano di prevenzione in diverse regioni. In questo momento storico c’è bisogno di progetti che provano a tirar fuori il bene dalle persone, le relazioni sono sempre più difficili e ABC vuole cambiare un po’ queste condizioni. La promozione della salute non si occupa della cura delle malattie, anche se la maggior parte delle risorse va alla cura noi vorremmo più risorse e attenzione per la prevenzione perché c’è molto da fare. 

L’obiettivo è aumentare la consapevolezza dei micro comportamenti individuali per essere più in contatto con sé stessi, si tratta di una metodologia che si può applicare dai comportamenti individuali al contesto professionale, per aggiungere valore attraverso la scelta di fare insieme agli altri, partecipando e approfondendo. Tre regole semplici che si applicano a risolvere problemi in situazioni complesse: in questo periodo in cui ci sono tanti progetti, trovarne alcuni che hanno impatto di comunità e che si possono diffondere alimentando reti che già esistono possono costruire risultati durevoli nel tempo. Chiediamo al Ministero di osservare la realizzazione del progetto e provare a far diventare questa metodologia una cosa concreta che entri nel Piano nazionale della prevenzione, prima in via sperimentale poi speriamo in via definitiva. Diamoci la possibilità di far stare un po’ meglio molte persone, questo è il cuore di un progetto di comunità”.

Successivamente ha parlato Tiziano Pesce, presidente Uisp Nazionale: “Ringrazio il Ministero e l’ISS, siamo in un contenitore della Settimana Europea dello Sport, BeActive, promossa dalla Commissione Europea, che sottolinea l’impegno Uisp sul territorio: da due anni la Costituzione ha riconosciuto il valore sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme e le parole che stiamo ascoltando ci inseriscono in questo percorso. Abbiamo da poco chiuso Matti per il calcio: salute mentale e psichiatrica spesso vengono confuse, oggi chiariremo questo aspetto e getteremo le basi per portare avanti queste azioni in tutto il territorio, perché lo sport sociale possa essere sempre più una politica pubblica del nostro Paese”. 

Insieme a lui è intervenuto in apertura Giovanni Capelli, direttore CNaPPS Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della salute dell’Istituto Superiore di Sanità: “Grazie dell’invito a questo convegno sul tema del progetto ABC e sul legame tra modalità possibili per promuovere attività fisica e attività di base per la promozione della salute mentale. L’Istituto è a massima disposizione in particolare con il centro che io ho la fortuna di dirigere per fare da sponda a tutte queste iniziative, in alcune siamo già coinvolti nei progetti ma è chiaro che la forza di lavorare insieme è diversa da quella di avere delle organizzazioni che vanno ognuno un po’ per la sua  strada”.

Il convegno si è aperto con i saluti di Giovanni Leonardi: "Sono il Capo Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema (One Health) e dei rapporti internazionali, uno dei quattro dipartimenti del Ministero della Salute, che ha come mission il considerare la salute come prodotto dell’interazione tra mondo animale umano e dall’ambiente. In questo un ruolo fondamentale è dato dai corretti stili di vita, per questo Dipartimento infatti l’attività fisica ha un ruolo fondamentale poiché contribuisce al mantenimento dello stato di salute e del benessere complessivo e dunque anche del benessere mentale".

L’Auditorium Biagio D’Alba del Ministero della Salute (in Viale Giorgio Ribotta, 5) a Roma ospita il workshop dal titolo "Salute mentale è salute pubblica: Uisp propone il progetto ABC per il benessere di comunità", con l’intervento di esperti e rappresentanti delle istituzioni.

Interverranno Massimo Gasparetto e Irma Preka dell’Uisp nazionale che spiegheranno gli obiettivi del progetto, insieme alla presentazione di alcune esperienze sul territorio, con testimonianze da Emilia Romagna, Puglia e Piemonte. A seguire interverranno Alessandro Lombardi, capo Dipartimento per le Politiche sociali, del terzo settore e migratorie del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Simone Digennaro, professore associato Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale; Anna Bulzacka-Bogucka, Hadea – programma EU4Health per la promozione della salute nell'UE; Antonio Parenti, Direttore B “Public health, Cancer and Health security” DG Salute della EU.

Alle 14 seguirà il talk “ABC come progetto di comunità nel nuovo Piano Nazionale di Prevenzione?”, coordinato dalla giornalista Angela Cotticelli. Partecipano: Alessio Nardini, direttore DG dei corretti stili di vita e dei rapporti con l'ecosistema del ministero della Salute; Nehludoff Albano, Conferenza delle Regioni, Vice Coordinatore del Coordinamento Interregionale Prevenzione; Rossana Ciuffetti, direttore Sport Impact Sport e Salute; Chiara Spinato, responsabile Ufficio salute Anci; Roberto Speziale, coordinatore Consulta Welfare Forum nazionale del terzo Settore; Giovanni Gallo, presidente Auser Forhest; Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp.

(Fonte: Uisp Nazionale)

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